Grazie al Sindaco Alessandro Ceretta, il Comune di Arcole organizza dei pullman con destinazione Hollywood: un’iniziativa rivolta ai giovanissimi che quest’anno festeggiano il 18esimo anno di età. Il plauso va anche a Riccardo Godi, Consigliere alle Politiche Giovanili della municipalità di Arcole.
Chi ha avuto l’iniziativa di portare i neo diciottenni di Arcole in discoteca? Come Amministrazione, cosa offrite?
“Un supporto logistico e concreto ai ragazzi per organizzare la loro festa dei 18 anni. Naturalmente i ragazzi vogliono andare in discoteca e noi mettiamo a disposizione un pullman perché possano farlo in sicurezza ma anche dando qualche contenuto a un momento di divertimento e socializzazione”.
Perché avete scelto Hollywood di Bardolino come teatro di questo progetto?
“L’amministrazione mette a disposizione il mezzo di trasporto ma lascia liberi i ragazzi di decidere la meta. È la loro festa ed è giusto così. I ragazzi hanno scelto l’Hollywood perché è una delle discoteche più apprezzate sul lago di Garda e garantisce il giusto clima di festa ma anche una gestione seria e affidabile al suo interno. È stata meta più volte in questi anni di questa festa”.
È un propizio, è un battesimo. Che scopo ha questa idea?
“L’idea è nata sei anni fa quando ci siamo accorti che i ragazzi non facevano più la famosa Festa della Classe. Si erano persi tutti i contatti tra i giovani dopo le medie e il rischio concreto è che venissero meno i rapporti umani tra le nuove generazioni. Abbiamo deciso di incontrare i ragazzi, che così riallacciano i rapporti creando un gruppo WhatsApp, mettendo a disposizione un mezzo di trasporto per una meta a loro scelta. Abbiamo avuto la disponibilità del nostro Ente Fiera a offrirgli la cena e di qualche sponsor per affittare una casa, di quelle da campus estivo nelle nostre montagne, ed è partito tutto. La possibilità per i ragazzi di trascorrere una notte di festa e poi dormire insieme e tornare il pomeriggio del giorno dopo a casa è diventato un vero e proprio rito in paese. Siamo partiti con poco più di 20 partecipanti il primo anno e quest’anno erano 40 su circa 60 nati nel 2001.
Soprattutto, questa idea ha un nome preciso?
“Il nome è semplicemente Festa dei Diciottenni. Negli ultimi anni anche la parrocchia partecipa facendo portare ai nuovi maggiorenni disponibili il Santo a cui è dedicata la sagra in processione. La festa infatti negli ultimi anni coincide con la sagra in programma il terzo weekend di settembre”.
Dopo la serata in discoteca, il dialogo con i neo diciottenni prosegue? Se sì, come?
“I ragazzi dopo la notte in disco vanno a dormire in una casa di quelle usate nei campi estivi parrocchiali. Sulle montagne vicine ce ne sono parecchie. Dopo il pranzo segue un momento di riflessione sulle loro aspirazioni future e le nuove responsabilità. Il tutto in un clima comunque molto leggero e semplice. A volte ci raggiunge il parroco per il pranzo, anche lui giovane”.
Sindaco, lei ha mai partecipato attivamente a una di queste serate?
“Sì, certamente. Ogni anno li raggiungo per pranzo e da un paio di anni preparo la pasta per tutti. Un anno sono anche andato ad accoglierli al mattino sulla casa in montagna. Siamo arrivati io e un mio Consigliere verso mezzanotte e poi verso le 5 e 30 del mattino sono arrivati i ragazzi. È un bel momento. Ci alterniamo noi amministratori per andare ad accoglierli alla casa o per il pranzo. È un bel lavoro di squadra anche per noi ed è un esempio di servizio alla comunità che vogliamo dare ai giovani. Si mangia insieme, si parla e poi si torna a casa. Devo dire che l’esperienza è sempre stata positiva, senza problemi particolari”.
Il comune di Arcole come ne è coinvolto?
“Il comune mette a disposizione un pullman per la discoteca, per raggiungere la casa e il rientro nel pomeriggio del giorno dopo. Il nostro Ente Fiera prepara e offre la cena nel Centro Culturale e fornisce anche gli alimenti da portare per il pranzo del giorno dopo. Uno sponsor paga invece l’affitto della casa per la notte. Il Comune poi si fa carico dell’organizzazione dell’evento, a occuparsi di questo negli ultimi anni è il Consiglio Riccardo Godi che ha la delega alle politiche giovanili”.
Ci sono altre iniziative legate a sostegno dei giovani da parte della municipalità?
“Da un po’ di anni diamo una borsa di studio di 400 euro allo studente o agli studenti che terminano le medie con il voto più alto. È un modo per contribuire all’acquisto dei libri scolastici e un segno concreto di investimento sulle nuove generazioni”.
Pensa che l’iniziativa si possa estendere anche ad altri comuni?
“Credo di sì. Certo richiede un impegno in prima persona non indifferente però io e tutta la mia squadra di amministratori lo facciamo volentieri. È un modo per avvicinare e comunicare con i ragazzi in un momento particolare di crescita. Prima di ritornare a casa poi di solito si fa una foto tutti assieme che mandiamo a casa per Natale. Credo sia un bel ricordo per tutti”.