Trovare un nome convincente è stata un impresa lunga. U gioco di parole, la sonorità è simile a big beat. Rispecchia anche la realtà odierna della musica: un grande business
Tutto si crea dall’unione di altri due studi: C3studio e Gate72 Studio. “Abbiamo deciso di unire le forze e creare una realtà più solida che potesse unire le nostre passioni e capacità”, dicono Paolo Aliberti e Dario Khademi. Gli obiettivi sono quelli di crescere ancora e lavorare con artisti internazionali e nazionali che siano attenti al loro sound e che abbiano voglia di crescere con insieme allo staff dello studio.
“Inoltre la strumentazione studio è in costante evoluzione, quindi ci aspettiamo di cambiare molti componenti sia attivi che passivi nei prossimi mesi. Siamo già molto contenti delle collaborazioni attuali, lavoriamo a stretto contatto con Acustica Audio ed r12, oltre che MidiMusic Educational. Non siamo alla ricerca di altre collaborazioni ma stiamo lavorando per consolidare maggiormente queste realtà e ospitare presso i nostri studi giornate di marsterclass con artisti e personaggi legati al mondo della tecnologia musicale. Per noi less is more, quindi ci teniamo ad avere un rapporto stretto con le persone che troviamo affini a noi. In futuro ci piacerebbe magari pensare ad una collaborazione a livello di produttori hardware”.
Come è nato il rapporto con r12?
“In maniera molto naturale, trovandoci molto bene con il fondatore della scuola. La loro volontà era quella di aprire una sede nella nostra provincia (Brescia); avendo anche una sezione di insegnamento (BigBiz Hub) l’abbiamo prontamente rimodellata per includere questa collaborazione. Noi siamo uno studio che fornisce servizi agli artisti, r12 è una scuola per formare artisti: il nostro apporto permette di poter accelerare il processo di produzione e crescita artistica degli studenti di r12, mettendoli in relazione con il mondo professionale e di fascia alta di produzione e finalizzazione dei brani. Inoltre la nostra passione e studio per lo stato dell’arte nella tecnologia permette, tramite masterclass e scambio di opinioni, di poterci confrontare con r12 sotto il profilo tecnologico. In cambio abbiamo clienti nuovi da coltivare, potenzialmente a lungo termine”.
La collaborazione è ancora agli inizi. “I corsi e gli OpenDay sono iniziati da poco, ci auguriamo di far crescere la sede di Brescia e di avere nuovi docenti in grado di formare i ragazzi al meglio, e di creare un network di giovani artisti con molta passione, pronti ad entrare nel mondo discografico. Inoltre ci piacerebbe collaborare sul territorio nazionale con alcuni progetti che sono ancora in fase di sviluppo”.
La musica elettronica è un mondo, e molto affascinante per giunta.
“Purtroppo e per fortuna è stato contaminato moltissimo e ad oggi ciò che è mainstream è un crossover di musica elettronica/pop e altro ancora. Come sempre il meglio della musica elettronica è nelle nicchie, dove si lotta ancora per cercare l’avanguardia nell’estetica e nella complessità. Si è arrivati al punto tale che questa estetica è diventata appannaggio di chi è più sensibile e attento, mentre il mainstream cerca la soluzione più immediata e più facile da commercializzare, avendo come obiettivo il voler arrivare al cuore di tutti e subito (magari anche per un periodo limitato di tempo). Questo bivio dal nostro punto di vista è molto interessante. Spesso i ragazzi che vogliono imparare produzione musicale iniziano questo percorso con un bagaglio culturale molto limitato e dettato dalle leggi del marketing, è un piacere fargli scoprire mondi nascosti dell’avanguardia culturale. Questo processo personale è ovviamente e naturalmente accelerato durante i corsi”.
Come è organizzata punto r12 Brescia? Chi sono i docenti?
“Nella nostra sede si fa lezione direttamente in studio, utilizzando gli strumenti che usiamo quotidianamente per lavorare, quindi il plus è di trovarsi in un ambiente molto ben trattato, con ascolti di fascia alta e tutto il necessario pronto a disposizione. Di contro lo studio non è troppo grande quindi le classi saranno sempre piccole, come si dice, prima si arriva e meglio si alloggia. Gli insegnanti sono, Dario Khademi e Corrado Sajientrambi laureati o plurilaureati in Conservatorio. Dario è uno dei membri dello studio, si occupa di mixing e mastering oltre che di produzioni, quindi ha uno sguardo più tecnico; mentre Corrado è un produttore – musicista, impegnato in performance live-electronics e nella produzione di brani sperimentali, molto bravo nella teoria musicale e nella tecnica pianistica. Completa il team di docenti Paolo Aliberti: dj e produttore con molti anni di esperienza e una discografia importante sia come produttore che come remixer”.
Come opererete?
“Lo stile della consolidata didattica di r12 sarà la nostra missione. Adotteremo lo stesso modo di insegnamento e di poter uniformare le conoscenze date ai ragazzi. I moduli sono una parte essenziale per strutturare correttamente un percorso formativo, qui a Brescia abbiamo già attivato diversi moduli, ma non siamo ancora operativi al 100% su questo fronte. Ci aspettiamo quindi di ampliare presto la nostra sede per poter ospitare anche alcuni docenti peculiari della sede di Milano, oltre che fare i Beat & Green con guest del mondo della discografia”.