Ecco gli argomenti trattati durante il prossimo IMS di Ibiza che si terrà a dal 22 al 24 maggio prossimi. Si parte subito su un tema a tutti caro, la salute: “Avicii, Keith Flint, che cosa abbiamo fatto per proteggere la nostra salute mentale?”, un dibattito davvero interessante come “Il club in crisi”, una discussione estesa che precede “I Big Data”, “Ghost Dancing!, produzione ghost – un male necessario?”. Largo anche a lo “Streaming nel mondo dei dj”, un dibattito sul digitale che all’IMS si tiene annualmente.
Poi, “La Politica del Ballo”, “Le Differenze nella Dance”, “Mixmag presenta … un algoritmo, una persona o un marchio”. Tra i restanti panel anche “Di chi ti fidi di più?”, “Musica elettronica e il blocco orientale”, “Workshop di formazione sensibilità”, “I social media sono morti! Lunga vita ai social media”, “Mixmag & IMS presentano: la nuova onda, gli innovatori dell’industria”, “Come creare un ambiente di clubbing più sicuro”.
International Music Summit (IMS), la principale piattaforma per il business, la cultura e l’educazione nella musica elettronica, annuncia così 19 argomenti per il 2019, esaminando e discutendo le questioni e le tematiche più cruciali che il settore deve affrontare oggi. Per la dodicesima edizione uomini d’affari e artisti da tutto il mondo si riuniranno a Ibiza per discussioni approfondite sulle nuove tecnologie, i progressi nel pensiero aziendale, la parità di genere, la diversità e l’inclusione, la coscienza sociale e la consapevolezza della salute mentale, per portare cambiamenti positivi e progressi.
Il co-fondatore di IMS Ben Turner afferma: “I problemi reali ancora una volta dominano l’IMS. Presenteremo il contenuto in modo molto diverso il primo giorno, in quanto ospiterà due dibattiti prolungati su Mental Health e Clubland in Crisis con più contributori provenienti da tutto il mondo. IMS si sforza di apportare cambiamenti nel settore per contenuto e cura. Le notizie di Keith Flint hanno scosso la nostra industria, a quasi un anno dalle notizie di Avicii. Speriamo quest’anno di riunire tutte le aziende che si occupano di salute mentale, compresa l’Associazione per la musica elettronica, per aiutare a trovare una soluzione che possa realmente fare la differenza”.