Sono passati esattamente dieci giorni giorni da quando Sebastian Ingrosso, Axwell e Steve Angello sono tornati insieme per suonare durante l’ultimo giorno di Ultra Music Festival, facendo rivivere un gruppo che molti pensavano fosse da tempo ritirato negli annali della storia della musica da ballo. Nel contempo, anche se la reazione allo spettacolo è stata positiva creando molti chiacchiericci sul trio, ci si chiede ancora: perché gli Swedish House Mafia sono tornati? Perché proprio a ridosso di una EDM big room che pare alla ricerca di se stessa e comunque in fase di stanca?
Inutile fare previsioni. Nessuno ha la palla di vetro e può immaginare cosa produrrà il terzetto prossimamente. Il suono che li ha resi famsi ora è controverso, abusato, contestato, ha annoiato gli Usa e risulta interessante e nuovo solo a diversi territori asiatici. “I ragazzi sono totalmente divisi su quale musica produrre”, ha detto Divinity Schwap a Mixmag. “Steve è convinto che una sinergia tra la tropical house e musica country (alla Avicii?) sia il futuro; Axwell è ossessionato dalla tech-house da quando lui e Paris Hilton sono andati in un rave di quattro giorni a Los Angeles; e per quanto riguarda Sebastian, pensa che anche un algoritmo potrebbe produrre tutte le nuove tracce della triade svedese”.
https://youtu.be/V-ENBZbiRJk
L’UMF ha lasciato un strascico. Mentre ci si interroga se la bass house sia la nuova big room e mentre molti artisti definiti EDM migrano chi verso la nicchia del clubbing e chi verso i raggianti lidi del pop mainstream con azzardate canzoncine mezze trap e mezze dance, la domande si ripete: cosa sono tornati a fare gli Swedish House Mafia? Perché lo hanno fatto? Davvero avevamo tutti bisogno dell’ennesima reunion?