Il concetto del suo libro “Basta Mostri” era sdrammatizzare e ridere delle “disgrazie” più o meno comuni a tutte le donne single trentenni. “Ho anche provato a iniziare a scrivere qualcosa, partendo dal mio blog, come era successo allora, ma purtroppo mi sono resa conto che sono cambiata io ed è cambiato il mio approccio con le delusioni, con la cattiveria o più semplicemente con i mostri che albergano nelle persone che incontro e che le rendono così pericolose”.
Manuela Doriani non ha paura di svelare al mondo la sua età (“il 15 luglio ne farò 50”) e spiega che finire da un’analista per una testa di cazzo non la fa più ridere. “Penso solo ad imparare qualcosa, farne tesoro, passare oltre, a non ripetere gli stessi errori o a non commetterne di nuovi”. Eccola, nell’intervista integrale che era stata preceduta quasi un mese fa su Danceland.
Ci sono ancora preconcetti nei confronti delle donne dj, nel 2018?
“Beh, dopo 32 anni di consolle fortunatamente non ne risento più e spero che non ne risentano neppure tutte le dj della vecchia scuola o le talentuosissime giovani come Jessie Diamond o Milla De La Soul, tanto per fare un paio di nomi. Auguro invece il doppio di quelli che ho avuto io quando ho iniziato e credetemi più che preconcetti erano macigni, a chi si approccia a questo mestiere senza rispetto. Se sopravvive, ne imparerà il valore… del rispetto e del mestiere”.
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Gepostet von Manuela Doriani am Donnerstag, 25. Januar 2018
Hai mai avuto proposte indecenti o subito molestie, in questo ambiente?
“Uahhhhh, nooo, mai, quando lavoro ho un approccio molto maschile, pacche sulle spalle, inno del Milan e rutto libero, ma prova a mancarmi di rispetto, non mi metto a piangere: ti sotterro. Proprio come un uomo. Se poi mi chiedi se l’avrei data per qualcosa di importante, la risposta è assolutamente si. Ma alle cose importanti a cui tenevo ci sono arrivata senza averne bisogno”.
Perché discografia e intrattenimento sono in mano all’universo maschile, nonostante siano popolati da molte donne?
“La percentuale maschile è sempre più alta, questo è fuori discussione, però, rispetto ad anni fa, ci sono sempre più figure femminili ad occupare posizioni di rilievo sia nella discografia che nelle consolle più importanti. Mi piace pensare che siano poche le donne interessate a questo tipo di carriere e non ostacoli insormontabili che le dissuadano o glielo impediscano”.
Il mito della radio tiene ancora?
“Come termine di paragone ho gli anni Novanta, il periodo in cui la radio era al primo posto nel cuore delle persone e all’apice della sua popolarità e del suo fascino. I tempi sono cambiati e l’approccio con il mezzo di conseguenza. I ragazzi ora possono informarsi su quello che gli interessa navigando su internet, prepararsi ad hoc delle playlist su Spotify con la musica che preferiscono, guardare i video musicali o ridere con quelli comici su Youtube. Quindi noi a cosa serviamo? Quello che diventa imprescindibile per chi fa radio oggi è la credibilità, l’autorevolezza e la personalità. Essere credibili nell’informare e stimolare riflessioni, magari dando voce alla gente e rendendola protagonista. Guidare e indirizzare chi ama la musica verso cose nuove. Intrattenere, far sorridere e fare in modo che ci si affezioni a noi come persone tanto da aver voglia di ritrovarci il giorno dopo e quello seguente: un po’ come si fa con un nuovo amico o con un fidanzato. Questa credo sia una formula per combattere la spietata concorrenza, da li a dirti che sia facile e che ci si riesca sempre ne passa assai”.
Serve un deejay?
Gepostet von Manuela Doriani am Samstag, 6. Januar 2018
Come ti reinventi tutti i giorni, come ti aggiorni?
“Mi reinvento entusiasmandomi per tutto con la stessa velocità con cui mi annoio di tutto. La mia torbida inquietudine è la mia salvezza”.
C’è un erede di Albertino?
“C’è Albertino”.
Ti cimenti in bootleg: è il tuo modo di vedere oggi la discografia?
“No, io non sono un produttore e non lo sarò mai. Io sono un dj che ogni tanto ha qualche idea, la espone alle persone che stima e semmai la realizza. Seguo la Balzanelli’s family da molto, suono praticamente tutte le loro produzioni perché mi piacciono e perché sono l’unico modo per tenere una pista commerciale in questo periodo storico dove non c’è praticamente niente. ‘Mi Sono Innamorato di Tuo Marito’ e ‘Habibi’ sono due pezzi che mi piacciono da impazzire ma che, nelle versioni originali sono insuonabili. Ho approfittato di un momento di etilico coraggio per mandare un vocale a Balzanelli e biascicargli la proposta di trasformarli insieme nella cosa più tamarra mai sentita. Ho atteso un po’ la risposta monitorando i vari ‘Sta scrivendo…’, ‘Sta scrivendo’… Poi ha detto sì”.
Che fine ha fatto il progetto LaNana?
“Ha superato il metro e cinquanta”.
Stai anche lavorando su dei singoli inediti?
“No, però sto facendo un corso di cucina”.
Il futuro saranno le web radio?
“Non ne ho mai ascoltata una. Beata ignoranza”.
Parlaci della tua filosofia di vita?
“Il mio dovere è rendermi felice ogni giorno: facendomi venire un’idea, impegnandomi con entusiasmo nel mio lavoro e godendomi le soddisfazioni che mi da, dedicando tempo a me stessa e a chi amo. Bevendomi una birra, regalandomi una vacanza, rilassandomi, divertendomi. Leggendo un libro o ascoltando per ore quello che mi piace e quello che in consolle mi farà (si spera) fare la differenza. Andando in palestra, facendo il botox pur amando follemente i miei preziosi e meravigliosi 49 anni. Rispondendo agli ascoltatori, rispettando i colleghi, sorridendo sempre e dando qualcosa di me a chiunque incontri. Sono una donna fortunata, tanto fortunata, perché sono felice. Non voglio fare l’Osho di Via Massena ma cerco di andare a letto tutte le sere col pensiero che se non dovessi svegliarmi domani sarebbe stato tutto… bellissimamente bello”.
Manuela Doriani al Music Zone Provenzano DJ & Don Cashcon Renèe La BulgaraResident week : Christian Birindelli DJ
Gepostet von Radiom2o am Montag, 5. März 2018
Dall’alto della tua esperienza non ti è mai venuto in mente di insegnare?
“Mamma mia quanto mi piacerebbe e quanto mi piace stare dietro le quinte. Non è facile, però, cerco persone serie con cui lavorare bene e con passione. Guadagnare è importante ma non ci deve essere solo questo. Io vorrei insegnare quello che so e aiutare chi ha questo sogno a realizzarlo, non voglio pagare il mutuo prendendo in giro le persone. C’è un progetto, spero di poterne parlare presto”.
Quali sono secondo te dj italiani da tenere sott’occhio?
“Io sono pazza di Angemi e di Jessie Diamond, li conosco entrambi personalmente ma quello che mi colpisce in ogni loro foto, video o status sui social è la passione, gli occhi che brillano di gioia e un fuoco dentro che incendia qualsiasi cosa gli passi accanto”.
Molti dj suonano in coppia: tu con chi condivideresti la consolle?
“Con nessuno, ho un carattere di merda mi dovete mollare”.
Mi sono innamorato di tuo marito Doriani&Balzanelli&Michelle&Pieraccini bootleg
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Gepostet von Manuela Doriani am Freitag, 9. März 2018
Perché l’ambiente LGBT è sempre così avanti musicalmente parlando?
“Mah, avanti non direi, forse è più vario, più ricco. ‘Despacito’ è ‘Despacito’ per tutti, diciamo che in una serata gaia ci sono anche Katy Perry, Taylor Swift, Lady Gaga, Madonna e tante altre cose che se le suoni in un locale etero ti arriva in faccia un portacenere. Capisci che in un periodo come questo, dove la musica happy commerciale praticamente non esiste, è indubbiamente un grande aiuto”.
Cosa vorresti fare che ancora non hai fatto?
“Dirle tutte e poi sparire”.
In consolle è vero che ci sono due Manuela Doriani? Ossia, una più legata a m2o e alla tendenza e l’altra più popolare? E perché?
“Mmm, nì. Il più grande traguardo che ho raggiunto a 49 anni, e dopo aver estinto il debito con Equitalia, è avere la possibilità di scegliere. Io lavoro in un circuito che è quello LGBT perché mi piace, perché ci credo e perché è come un vestito fatto su misura che mi sta benissimo. Non accetto quasi mai altri tipi di serate perché non mi divertono e non mi fanno sentire a mio agio. Per m2o io sono una speaker non una dj. Mi è stato chiesto di suonare a compleanni o eventi vari ma ho sempre rifiutato, c’è chi rappresenta molto meglio l’immagine della radio dietro una consolle ed è giusto che abbia la precedenza. Io, però, amo da morire la musica techno e la tech-house, ascolto e acquisto tante cose che poi mi metto nel sacro iPod della palestra per correre più veloce. L’unico lusso che mi concedo, quando mi prudono le mani, è confezionarmi un dj set per Electrozone, il programma del sabato mio e di Asco. Lo mando in onda, me lo ascolto, me lo godo, penso quanto sarebbe bello suonare al Kappa prima di Joseph Capriati poi mi stappo una Tennent’s e mi ballo Malgioglio in giro per casa”.
Qual è il più bel programma dance oggi?
“In Da Silva House su m2o e non lo dico perché Leandro per me è come un fratello. È tutto quello che un programma dance deve essere: informazione, competenza, gusto, energia, classe, varietà, esclusività, imprevedibilità, credibilità e un sacco di altre cose che non finiscono per tà!”.
Sfera EBBASTA – Tran Tran (Doriani&Balzanelli&Michelle&Pieraccini bootleg)
Sferaebbasta – Tran Tran (Doriani&Balzanelli&Michelle&Pieraccini Bootleg) IO E LE MIE AMICHE LO BALLIAMO DI BRUTTO!!!Link al FREEDOWNLOAD nei commenti
Gepostet von Manuela Doriani am Donnerstag, 8. März 2018