La manifestazione ha coinvolto un pubblico di tutte le età, dai più giovani ai più adulti, sino a diventare un appuntamento di riferimento per il turismo destagionalizzato del Salento
Dal 22 al 25 Dicembre 2017 si è svolta la seconda edizione del Velvet Culture Festival a Lecce. Otto eventi culturali e ricreativi si sono tenuti in tre dei maggiori centri del Salento – Lecce, Maglie, Nardò – nei quali, operatori e artisti italiani e internazionali hanno animato le location più suggestive del territorio. 20 ospiti, 10 relatori, 10 artisti, 7 ore di incontri e 18 ore di musica, e un totale di 4mila presenze. Se la prima e la seconda giornata del festival rappresentano un’occasione di avvicinamento a specifici aspetti culturali, la terza e la quarta sono senza dubbio quelle dedicate al lato ricreativo della musica elettronica. Durante le conferenze di inaugurazione all’Open Space di Piazza Sant’Oronzo, il 22 dicembre, si è trattato il ruolo strategico di un festival per il benessere culturale, sociale e economico di un territorio, con il direttore di Puglia Sounds e Medimex Cesare Veronico, con il giornalista Michele Casella e con il fondatore di roBOT Festival e +++IQMF Marco Ligurgo. Si è discusso, con il fondatore della storica casa discografica Media Records, Gianfranco Bortolotti, sul mestiere del discografico, sul futuro della discografia e l’imminente morte delle etichette indipendenti, sul potere dello streaming e dei nuovi media.
Si sono poi ripercorsi gli ultimi due decenni di musica hip-hop italiana con il giornalista e storica firma Damir Ivic; quest’ultimo ha inoltre moderato l’incontro con il leggendario DJ italiano Claudio Coccoluto, sull’essenza della figura di un vero DJ paragonata ai presunti tali, innalzati a pop star della consolle grazie a massive campagne marketing. Nell’incontro sul termine “underground” e sulle realtà che si appellano tali, con la giovane attivista Vittoria De Franchis e il giornalista Ennio Ciotta, si sono commentate scelte artistiche e di vita attinenti a tale scena, paragonandole a politiche promozionali e commerciali che ne sfruttano il proficuo momento. A seguire nelle prime ore serali, in occasione dei vari eventi organizzati nel centro e in periferia, sono stati 6 gli artisti esibitisi negli splendidi locali dell’epicentro leccese: il rapper italiano Nitro, seguito dal solido sound future dancehall della crew Digital Jungle, al WOMB di Cavallino: l’eclettico Massimo Amato, insieme a Ivo D’Antoni, hanno sfoggiato la creme della sperimentazione etno-elettronica funk al Piano B; l’erudito compositore Theo Allegretti con la sua performance solo pianoforte di stampo jazz contemporaneo, nell’incantevole cornice anni ‘30 del Saloon Keeper 1933; infine, Coccoluto con un dj set dal timbro old school house, a inaugurare la nuova sala dell’Alibi Creative Club.